N8 La Domenica Del Gdr

Benvenuti nell’episodio Otto della Domenica del GdR!

Si è l'ultimo episodio della serie. Sì, parla di storia, della tua storia, forse. Di un antico anno, del 1252, dove l'anno correva, chissà per dove cavolo andare poi. Si, signori, è l'ultimo episodio di stagione e, come tutte le favole, anche questa deve finire. Ma tocca a te renderlo fantastico. La cosa delle storie, vedi, è che non se ne fregano mai di quando inizi a raccontarle o di come prevedi che finiscano. Le storie fanno quel cavolo che vogliono. Sopravvivono ai re, ai regni, ai fallimenti dei cuori e ai calici rovesciati. La tua storia potrebbe non essere raccontata da un cantastorie ubriaco, o scritta su qualche vecchio libro polveroso che nessuno aprirà mai. Ma è lì, e respira con il tuo stesso soffio. E mentre l'ultimo episodio si avvolge, mentre il sipario cade, mentre i fantasmi delle epoche passate ti sussurrano da ombre silenziose, ricorda: sta a te.

Puoi farla diventare una di quelle storie che squarciano il velo della noia, che fanno bestemmiare i preti e sorridere gli ubriaconi. Quella che fa dire ai vecchi nei bar: “Ecco, quello è stato uno sballo di finale.”Non importa se è solo un altro anno del 1252, in un reame che nessuno ricorderà. Oggi, questo ultimo episodio, è tuo.

Fai in modo che sia una dannata AVVENTURA leggendaria.

Salve a tutti, amici lettori della Domenica del GDR! Con l'arrivo della primavera, abbiamo finalmente pubblicato il nostro glorioso ottavo numero che troverete nelle migliori edicole virtuali.

Avremmo dovuto farlo uscire prima, è vero, ma il bisogno di un po' di riposo si è fatto sentire. Pertanto, abbiamo deciso di prendere una pausa per un periodo indeterminato, per ricaricare le energie e riorganizzare le idee.

Godetevi quindi questo numero e rileggete anche quelli passati, dove abbiamo dato il massimo in ciò che era possibile scrivere.

Ma cosa ci riserva il futuro? Un addio o un semplice arrivederci?

"Lo scopriremo solo giocando!" e mi raccomando che l'avventura continui sempre nei vostri cuori.
Massimiliano Del Bono